Non si arresta la lotta in favore del rafforzamento delle borse di studio!

Nel corso degli ultimi anni, in Ticino vi è stato un continuo smantellamento degli aiuti allo studio. Basti pensare alla diminuzione del tetto massimo delle borse di studio o all’aumento dell’ammontare minimo di quest’ultime, coi quali si è andati ad escludere dagli aiuti una buona parte della fascia media della popolazione. Non meno importante è stata anche l’introduzione della possibilità di frazionare un terzo delle borse di studio per il master in prestiti (con interessi legati al mercato immobiliare). Siccome il diritto allo studio dovrebbe essere garantito a tutte e a tutti senza distinzioni tra le classi sociali, il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha lanciato lo scorso novembre una campagna di lotta contro i continui tagli agli aiuti allo studio. La petizione “Per un rafforzamento delle borse di studio, per un’istruzione più equa per tutte e tutti” ha raccolto all’incirca 2200 firme, ottenendo subito dei risultati: il frazionamento delle borse di studio per il master è stato ridotto dal governo da un terzo a un decimo. Una misura ancora insufficiente, ma pur sempre un passo avanti, che dimostra l’importanza della lotta studentesca.

In seguito alla consegna della petizione, il SISA è stato contattato dalla Commissione Scolastica del Gran Consiglio per un’audizione, svoltasi poi a metà giugno; il dibattito in parlamento dovrebbe svolgersi in autunno. Affinché gli studenti vengano ascoltati, il SISA sottoporrà alle assemblee studentesche dei vari istituti ticinesi la seguente risoluzione:

L’assemblea degli studenti dichiara:

  1. Il diritto allo studio, sancito dall’articolo 14 della Costituzione cantonale, deve essere garantito dallo Stato: la possibilità di beneficiare di un’istruzione post-obbligatoria non deve quindi essere condizionata dall’origine sociale o dalle disponibilità finanziarie dello studente.
  2. Le misure di risparmio adottate da Governo e Parlamento nell’ambito degli aiuti allo studio hanno rimesso in discussione tale principio, ponendosi quindi in contrasto con quanto enunciato dalla Costituzione.

In ragione di queste constatazioni, l’assemblea degli studenti invita il Gran Consiglio a dare seguito alle rivendicazioni contenute nella petizione “Per un rafforzamento delle borse di studio: per un’istruzione più equa per tutte/i!” consegnata lo scorso aprile dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) e corredata da oltre 2200 firme.

Luca Frei


Questo articolo è apparso nel 5° numero de L’Altrascuola, pubblicato nel mese di settembre del 2018 (leggi qui l’intero giornale).


 

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