Un anno di Liceo in meno? Il SISA «Beltraminelli vergognoso!»

Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ritiene vergognosa la proposta di Paolo Beltraminelli di ridurre di un anno il percorso degli studi liceali, allo scopo di assecondare le politiche di
austerità “stile Unione Europea” che il Governo sembra voler attuare. Per avanzare ipotesi simili su mere basi risparmistiche occorre essere in malafede o totalmente incapaci, nonché distaccati dall’ambito in questione, la scuola, che merita riflessioni ben più approfondite: nel caso dell’avvocato Beltraminelli non escludiamo nessuna delle due possibilità.

Tale proposta non è purtroppo cosa nuova e non è un invenzione del Consigliere di Stato, ma viene infatti regolarmente ripresa da tutti coloro che nel corso degli anni hanno vieppiù tentato di trasformare la scuola in una fabbrica di disoccupati e working poor. In passato alcuni cantoni svizzeri hanno adottato questa misura, mossi dalla volontà di risparmiare e per avere più rapidamente della manodopera da immettere nel mercato del lavoro. Una scuola più veloce e precaria, in cui è inesistente lo spazio per aspetti di democrazia quali i corsi di recupero, la riduzione del numero di allievi per classe, il sostegno pedagogico, e più in generale la crescita personale. Quindi il disegno di una scuola classista, a vantaggio dei soli benestanti.

Quasi contemporaneamente a Beltraminelli è uscito sul tema scuola pure Paolo Pamini, di Area Liberale, chiedendo la concorrenza tra istituti scolastici. Pure il rischio, dunque, di istituzionalizzare delle scuole di serie A per ricchi e altre di minor livello per i meno fortunati: il pacchetto completo per una scuola neoliberista.

Una riforma strutturale della scuola, volta al superamento degli ostacoli imposti dalla crisi, non può che concentrarsi sulla costruzione di una società maggiormente democratica e incentrata sulla diffusione dei saperi e sulla mobilitazione delle intelligenze. In questo senso diventano centrali l’abolizione dei livelli, il prolungamento dell’obbligatorietà scolastica, i corsi di recupero gratuiti per ogni materia, la diffusione della figura del docente d’appoggio, un piano di risanamento dell’edilizia scolastica.

Se Beltraminelli non è cosciente di tutto ciò, come sembrerebbe, una delle prime misure necessarie perché il Ticino possa tirare una boccata d’ossigeno potrebbe essere la rimozione di una “cadrega” in Consiglio di Stato…

 

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